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venerdì 21 aprile 2017

Rivergaro di sera



Questa foto è stata scattata , va beh...di sera , con una lunghezza focale molto corta e soprattutto con la reflex messa sul treppiedi con le gambe accorciate, in modalità pigmeo.

Quando si mette la reflex in basso, con una focale corta, si deve guardare con attenzione all'inclinazione della macchina : se l'obbiettivo guarda verso l'alto le linee verticali ( spigoli di edifici, tronchi di alberi eccetera )  saranno convergenti  verso l'alto . Per spiegarti meglio :
un cubo sembrerà una piramide.

Se invece l'obbiettivo guarda verso il basso ( quindi ho montato la reflex su un treppiedi per watussi oppure sto fotografando da un balcone la via sottostante ) le linee verticali saranno  convergenti verso il basso. Quindi questa volta il cubo diventa una piramide che sta in equilibrio sulla punta.

Naturalmente ho esagerato un po' nel descriverti la deformazione degli oggetti ma ti assicuro che bisogna tener conto di questo fattore perchè è reale, concreto e influenza tantissimo sia l'estetica della foto sia la percezione prospettica .

Anche l'inclinazione laterale della reflex è importante, ma in questo post non ne parliamo per evitare confusione. Ricordati però di controllare anche questo aspetto : macchina orizzontale che non penda a sinistra o destra.

Nonostante tutte le belle parole che hai letto, la foto così come sfornata dalla macchina aveva le linee cadenti molto pronunciate. Si chiamano così le linee verticali quando, a causa di inclinazione reflex+focale molto corta + distanza relativamente ravvicinata dal soggetto, diventano oblique, troppo oblique e deformano l'immagine nel risultato finale.

Ora, non vorrei sembrare critico, ma io non le trovo un gran difetto, dato che assimilo questa visione a quella resa dagli occhi. Comunque... a chi piacciono le linee cadenti  dico di lasciare la foto intatta , agli altri dico come migliorarla :

metodo 1 : compra un obbiettivo decentrabile, facendo un mutuo, e il problema è risolto alla radice.

metodo 2 : via software , apri l'immagine RAW  con un software di ritocco ( cameraRaw, Gimp o altri ) e individua il menù delle correzioni prospettiche, fatto apposta per risolvere questo ed altri problemi.

Io ho usato CameraRaw, modificando i parametri della verticalità nel settore delle correzioni prospettiche, oltre ad un minimo di correzione delle deformazioni ( cuscinetto e barilotto) che avevo individuato ad occhio.

Attenzione però: correggendo i difetti devi per forza perdere dei ritagli di fotogramma perchè il software "inclina " la foto su un asse orizzontale e quindi per effetto di ciò nel rettangolo della scena alcune parti di immagine fuoriescono e alcune invece "entrano" ma, essendo prive di pixel, ti trovi lo sfondo del software ( nero/bianco o scacchiera ). Beh, insomma, alla fine occorre fare un ritaglio, tutto qui.

La foto che hai visto, nella sua versione finale, ha ancora conservato un po' di linee cadenti, per mia scelta. Invece non è stata una scelta quella bella impronta circolare "flare", che deriva da un riflesso di un lampione sulla lente. Purtroppo gli obbiettivi grandangolari sono dispettosi più degli altri.

DATI DELLA FOTO :

distanza focale : 10mm
apertura : f/11
tempo apertura : 3 secondi
ISO : 100
Treppiedi : siii
stabilizzazione : spenta
modalità : priorità di diaframma